Ecco tutti i test fasulli dai quali diffidare
Che celiachia ed intolleranza al lattosio siano in continuo aumento non è una novità.
Si tratta di un dato oggettivo basato sul sempre crescente trattamento subito dai nostri cibi prima della loro messa in vendita. Il fenomeno, però, sembra ricadere negli ultimi anni nell’allarmismo ed allora sono in tanti coloro che, al primo disturbo, ricorrono a svariati test al fine di individuare la sostanza dannosa al proprio organismo.
Sostanza che, puntualmente, viene a prescindere individuata quando gli esami in questione sono condotti con strumenti non attendibili, per non dire illegali.
E’ proprio così: quello dei falsi test è ormai un fenomeno molto diffuso, deprecabile ed abietto, che non fa che arrecare danni di varia natura a chi se ne vede sottoposto.
Test fasulli: ecco i danni che ne derivano
Sottoporsi a questi test, per poi ricevere un responso non aderente al vero, vuol dire vedersi stravolgere la propria alimentazione, con tutti gli svantaggi che ne derivano, anche di carattere psicologico.
Sapere di dover condurre un’alimentazione priva di glutine, ad esempio, significa andare alla ricerca di prodotti per celiaci, per altro, per loro natura, più cari di quelli ordinari.
E cosa dire dell’intolleranza al lattosio, che spinge coloro che necessitano di calcio a ricorrere, ingiustamente, a soluzioni farmaceutiche ed ad integratori vari.
Il monito arriva dalla Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (Siaaic), la quale ha preso coscienza dell’incalzante ed inatteso dilagare di questo infausto fenomeno ed, allo scopo di inibirne la sua maggiore diffusione, ha puntato il dito contro alcuni test fasulli, mettendo a punto una “lista nera” da far circolare tra i cittadini.
La lista dei test fasulli per allergie ed intolleranze
In questa preziosa lista compaiono il test sulle cellule del sangue che, dallo studio delle cellule a contatto con varie sostanze, sarebbe in grado di individuare quelle dannose; il test del capello che analizza le sostanze chimiche al fine di stabilire lo stato di salute; il test della forza che deduce intolleranze dalla forza esercitata dalla manipolazione di alimenti ritenuti nocivi; la biorisonanza che si basa sulla valutazione tramite pc del campo magnetico dell’individuo che vi si sottopone; il Pulse test, che percepisce l’esistenza di un’allergia o di un’intolleranza in base alle variazioni della frequenza del polso ed, infine, il vega test che sarebbe in grado di individuare l’intolleranza all’alimento specifico in base alla variazione del voltaggio.
Il consiglio è quello di essere molto accorti e prudenti, verificando la provenienza degli esami diagnostici ai quali ci si decide di sottoporsi: solo così facendo si potrà evitare di cadere nel giro vizioso delle costose trappole dei test fasulli.