lenticchie di castelluccio

Lenticchie di Castelluccio: tanti benefici

Perfette sia come contorno sia come piatto unico: le lenticchie di Castelluccio

La lenticchia di Castelluccio è un’eccellenza che il mondo ci invidia. Coltivata sui piani carsici di Castelluccio, nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, per via della rigidità del clima in cui cresce è considerata un prodotto di nicchia.

Utilizzarla come punto di partenza per la preparazione di un gustoso contorno o di un piatto unico è la scelta perfetta per stupire i vostri ospiti e per servire qualcosa di gustoso e nutriente anche  chi soffre d’intolleranza al lattosio.

Le proprietà benefiche delle lenticchie di Castelluccio

Le lenticchie di Castelluccio sono caratterizzate da proprietà benefiche che rendono la loro assunzione una scelta congeniale in casi specifici, come per esempio le carenze di ferro. In generale si può dire che le lenticchie siano celebri come fonti di proteine – rappresentano un’utile alternativa sostitutiva della carne per chi abbraccia una dieta vegetariana – e di fosforo, una sostanza che aiuta tantissimo l’efficienza dei processi cerebrali.

Ricchissime di fibre e povere di grasse, sono alleate portentose nella lotta contro l’arteriosclerosi e vengono incontro quando si tratta di combattere problemi come la stitichezza. Ottime soluzioni antiossidanti, grazie alla presenza di una sostanza come la tiamina contribuiscono a ottimizzare l’efficienza della memoria.

Non sono un meraviglioso regalo della natura a chi vuole prendersi cura del proprio corpo omaggiando le tradizioni alimentari italiane?

Ancora sulla lenticchia di Castelluccio: qualche cenno storico

La lenticchia di Castelluccio è un prodotto così speciale da meritare altri cenni dedicati alla sua storia. Originaria della meravigliosa Umbria, questa varietà è coltivata fin da tempi antichissimi. A ricordarci l’importanza della sua assunzione ci pensano testimonianze risalenti addirittura alle tombe neolitiche, che ci portano quindi indietro nel tempo fino a 3000 anni prima della nascita di Cristo.

Conosciuta anche con il nome di lénta, la lenticchia di Castelluccio è oggi coltivata ricorrendo chiaramente a metodi più meccanizzati rispetto al passato. Le tecniche artigianali non sono state però messe da parte. Esistono infatti ancora tantissimi rituali che fanno parte del processo di coltivazione e raccolta e che rendono l’intero processo un momento speciale per chi vive nei dintorni del meraviglioso Comune in provincia di Perugia, un luogo speciale dove scoprire una bellezza unica del nostro Paese, un’eccellenza alimentare che ci aiuta a dare lustro alla nostra cucina nel mondo.

Adesso non vi resta che correre in cucina con gli altri ingredienti e prepararvi per portare in tavola un bel piatto di lenticchie fumanti!

Per 4 persone

  • 500 g di lenticchie di Castelluccio di Norcia;
  • 1 gambo di sedano;
  • 1 spicchio di aglio;
  • olio extravergine d’oliva,
  • sale marino integrale e pepe q.b.

Preparazione

Versa le lenticchie in un tegame possibilmente di coccio, aggiungete acqua fredda quanto basta per coprirle bene, il sedano e l’aglio. Fate cuocere per 30-40 minuti . A cottura quasi ultimata aggiungete sale, pepe e un filo d’olio.

 

 

 

 

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